XXIII Trofeo Lidense – Roma 12 Gennaio 2020

Ennesima edizione di successo, per questa manifestazione che rappresenta il primo “lungo” di preparazione, per la mezza più partecipata d’Italia: la Roma-Ostia, ed inoltre rappresenta la prima tappa del “cortocircuito run”, un circuito di gare, creato da pochi anni, ma che sta riscuotendo sempre più successo.

Il cielo è sereno e la temperatura al momento della partenza sarà ideale poiché intorno ai 12°.

La novità di questa edizione è che la partenza e l’arrivo, non saranno più in piazza Anco Marzio, ma saranno nei pressi di Piazza Magellano, il famoso “curvone” di Ostia: questo comporterà una riduzione della distanza totale di circa 700 metri.

Sarà la mia quinta partecipazione a questa gara, l’ultima avvenne nel 2018 e rappresenta il mio esordio con la Podistica & Solidarietà la società più grande della capitale e forse d’Italia.

L’obiettivo di quest’anno è farla in progressione, cercando di fare i primi 5km a 5min/km, e gli ultimi 5km a 4e30.

Dopo essermi cambiato al gazebo societario, e la foto di squadra sotto l’arco di partenza/arrivo, faccio qualche minuto di stretching e poi qualche minuto di riscaldamento correndo.

A cinque minuti dalla partenza ci “ingrigliamo” ed abbiamo parecchia gente davanti.

a cura di: Foto 4 go

La partenza

Alle dieci, puntualmente avviene lo start, e nonostante i quasi 1200 partenti, si può già da subito fare il ritmo previsto, grazie anche alla larghezza delle strade che andiamo a percorrere.

Fin da subito, tengo d’occhio il gps, e vedo che il mio ritmo è di una quindicina di secondi più veloce del previsto, e non riesco a decelerare, poiché anche il secondo km, posizionato appena prima di entrare in pineta, lo faccio a questo ritmo.

Decido di cambiare “strategia” e decido di andare più o meno a questa andatura fino a dopo il 10°km, per allungare gli ultimi 2-3km.

Il percorso nella pineta è costituito da circa 6 km di asfalto, tra cui alcuni tratti in falsopiano, e poco più di 2 km di sterrato e strada bianca, ed inoltre facciamo un bel tratto di laterale della Colombo, in direzione Roma, prevalentemente in falsopiano.

Nei tratti in ombra della pineta, sento quasi freddo, mentre nei tratti assolati la temperatura è l’ideale per correre.

Nei tratti asfaltati in pineta, si deve fare attenzione alle radici che “escono” dall’asfalto e quindi non si può seguire una linea omogenea.

Al 5°km la mia media è di 4e45 min/km ed intorno al 6° km, ci immettiamo nel tratto più tortuoso della pineta, dato che è sterrato, con erba ed anche fango, e prima di immetterci in questo tratto, è presente il primo ristoro intermedio, di sola acqua.

Alla fine del tratto sterrato, ci immettiamo nella parallela della Colombo, in direzione Roma, costituito da un tratto di circa 1,5km, prevalentemente in leggero falsopiano, fino a dopo il cartello del 10°km, in cui girando a destra, si rientra in pineta imbattendoci nel secondo ristoro.

Tra il 5° ed il 10° km recupero qualche posizione ed ai 10 km, la mia media è scesa a 4e42 e cerco di controllarmi per accelerare più avanti.

Questo tratto in pineta è costituito da un vialone asfaltato, in leggera discesa, fino a fare una curva di 180°, che ci fa percorrere i primi 3 km, in senso opposto.

Appena uscito dalla pineta, poco prima del 12 esimo km, decido di accelerare decidendo di non vedere più il gps ed andare a”sensazione”; nella prima parte di questo tratto vi sono 3-4 curve in cui sei costretto a passare sul marciapiede,  e riesco a recuperare decine e decine di posizioni, dato che faccio il 13 esimo km a 4e25 e poi vi è un lungo e largo rettilineo di quasi 1,5km in cui riesco a recuperare altre posizioni, tra cui un paio a pochi metri dal traguardo, e faccio l’ultimo km in 4e17.

L’arrivo e i vincitori della XXIII Trofeo Lidense

Concludo i 14,3km della gara nel real time di 1 ora 5 minuti e 25 secondi, alla media di 4e34.

I vincitori, sui 1189finisher, risultano essere: RUTIGLIANO Pasquale(OLIMPIAEUR) con il tempo di 46 minuti e 16 secondi, e BELTRAME Elisabetta(GS LAMMARI), che si classifica 18esima assoluta, con il tempo di 51 minuti e 19 secondi.

E’ una manifestazione che è un “classico” che rappresenta il primo “lungo” per la Roma-Ostia; è organizzata discretamente, con il nuovo percorso più corto.

Il paccogara è sempre insolito rispetto alla maggior parte delle gare, però una borraccia di alluminio per la quota che si paga è un po’ pochino.

Da migliorare i ristori intermedi, con sali e magari thè, e quello finale (va bene il sacchetto alimentare ma sarebbe stato gradito frutta e thè caldo e magari qualcosa da mangiare).

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